Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, sul settimanale diocesano Verona fedele:
Mentre tutti i cittadini sono sviati e distratti nelle ferie o segnati da paura per il perdurare, anzi, per il rincrudimento del Covid-19 o concentrati nelle angosce per l’occupazione, le Commissioni parlamentari lavorano assiduamente per preparare al Governo decreti legge, non solo per quanto attiene la crisi sanitaria ed economica, ma anche in materia delicatissima come quella sul gender con l’arrogante tentativo di equiparare ogni forma di convivenza con la famiglia istituzione.
(…)
Approvare la teoria del gender, non come puro rispetto per ogni persona, che un cristiano non esita mai ad assicurare, ma come alterazione della natura umana e dello stesso matrimonio; approvare l’aborto, fino a banalizzarlo come si sta propugnando, è indegno dell’essere cittadino di una società civile democratica. Ma sono entrambi del tutto assurdi, con accentuazione nei riguardi dell’aborto, per un cattolico. Chi sostiene queste posizioni non può dirsi cattolico. Si contraddice in terminis. Di conseguenza, se a un cattolico è lecito militare in qualsiasi partito costituzionale, mai gli è lecito tradire la sua coscienza di cattolico, illuminata dalla Parola di Dio, autenticamente interpretata dal Magistero, vera e certa.
Leggi l’intero articolo di mons. Zenti qui.
Posted: Agosto 31, 2020 by admin
Se lo Stato è barbaro e suicida
Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, sul settimanale diocesano Verona fedele:
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Category: Chiesa, Dal concepimento, Famiglia, Fine vita, Leggi
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