via Locatelli 25 - 24060 Berzo San Fermo (BG) info@mpv-valcavallina.it +39 035 822165 - IBAN per donazioni: IT91T0306967684510779161318

Omelia di mons. Corrado Sanguineti per l’Immacolata 2022

Celebrando l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, noi siamo rinviati alla condizione iniziale di ogni vita umana. Come Maria, come Gesù nel grembo della sua santissima madre, tutti noi abbiamo iniziato a essere e a vivere dall’istante del nostro concepimento, in una condizione di totale passività: la creatura umana, che una donna porta e sente crescere nel suo grembo, è totalmente dipendente dalla madre, da lei riceve nutrimento e vita, e allo stesso tempo si crea una relazione, un dialogo già nelle fasi iniziali della vita umana. Oggi su questo tempo vissuto all’interno del corpo della madre, si stanno scoprendo dati stupefacenti che mostrano, senza ombra di dubbio, che il nascituro è un essere umano, già capace di relazioni, e c’è un’interazione profonda a livello fisico, neurologico, psicologico e, in certo modo, anche spirituale tra la madre e il figlio che vive in lei. Pensate: Dio, fin dal primo istante di vita di Maria, ha già ricolmato di grazia l’anima di questa sua creatura, destinata a essere la madre del Dio fatto bambino in lei!
Ecco perché ogni vita umana, appena concepita e già abbracciata dall’eterno amore del Padre, chiede di essere accolta, rispettata e amata: si comprende allora che l’aborto – chiamato più dolcemente “interruzione di gravidanza” come se fosse solo l’interruzione di un processo naturale – è soppressione di un essere umano innocente, e per questo motivo il Concilio Vaticano II lo qualifica, al pari dell’infanticidio, come «abominevole delitto».
È assurdo ed è contro ragione parlare di un “diritto all’aborto”! E si deve fare tutto il possibile per sostenere e accompagnare le donne in difficoltà, tentate o a volte indotte a ricorrere a questa scelta, che oltre a determinare la morte di una creatura innocente, genera sempre una ferita profonda nel cuore della madre, spesso lasciata sola. Una società veramente attenta al bene della donna e al diritto del soggetto più debole e inerme, che è il nascituro, dovrebbe fare di tutto per evitare la tragedia e il male oggettivo dell’aborto e favorire le associazioni che cercano di venire in aiuto alle donne e che si fanno promotrici di una cultura della vita e per la vita.
La Vergine Immacolata, che fin dal suo concepimento è stata guardata con infinita tenerezza da Dio e preservata da ogni ombra di peccato, apra i cuori e le menti a riconoscere il dono fragile e immenso di ogni vita umana, fin dal suo primo sorgere, e ci renda tutti cantori e amanti di ogni vita. Amen!

Leggi l’intera omelia di mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia, qui.